«In una discoteca un gruppo di scalmanati, o forse delinquenti, ha provocato una ressa all’ingresso, tentando di entrare con la forza e, con ogni probabilità, senza pagare. Il personale di sicurezza, i cosiddetti buttafuori, pur numeroso, non è riuscito a contenere la calca. A quel punto sono intervenute le forze dell’ordine, non è chiaro se allertate dai cittadini o dallo stesso proprietario del locale». Il segretario nazionale del Pli, Grazio Trufolo, commenta l’episodio avvenuto a Cinisi, in provincia di Palermo, tornando sull’accaduto.
«Ebbene – afferma – cosa fa il questore di Palermo? Invece di identificare e denunciare i responsabili dei disordini, emette un provvedimento di chiusura del locale per dieci giorni, adducendo motivi di ordine pubblico. Secondo le informazioni in nostro possesso, il proprietario del locale era in regola con tutte le autorizzazioni, rispettava pienamente le norme di sicurezza e non aveva alcuna responsabilità diretta per quanto accaduto all’esterno della discoteca. Nulla avrebbe potuto fare per impedire quella calca. Siamo certi che il provvedimento del questore sia formalmente legittimo, ma come Liberali non possiamo condividerlo. Al di là del danno economico arrecato all’imprenditore, ciò che più preoccupa è il messaggio devastante che si trasmette all’opinione pubblica: le organizzazioni criminali, che seguono con attenzione le dinamiche delle istituzioni, potrebbero cogliere l’occasione per esercitare un nuovo tipo di ricatto. Il messaggio è chiaro: “O paghi il pizzo, o ti facciamo chiudere il locale”, senza neppure sporcarsi le mani con atti intimidatori diretti. Per il Partito Liberale Italiano, il cittadino onesto che rispetta le regole va sempre difeso e protetto dallo Stato – mai sanzionato o punito».